8 settembre
L’annuncio dell’Armistizio tra il governo Badoglio e gli Alleati lascia senza istruzioni i militari italiani che, dall’entrata dell’Italia nella Seconda Guerra Mondiale, il 10 giugno del 1940, combattono al fianco dei tedeschi. Sono dislocati su molteplici fronti di guerra, dalla Francia meridionale alla Grecia, dalla Russia ai Balcani, ma anche in Italia dove la situazione è critica poiché la presenza dei soldati del Reich è notevolmente aumentata a seguito della caduta del regime fascista il 25 luglio e dell’arresto di Mussolini. Ovunque i soldati del Regio esercito si ritrovano allo sbando. Oltre un milione vengono disarmati dai tedeschi, oltre 800.000 sono i prigionieri accertati.
“Credere, obbedire, combattere”. Un video è dedicato all’educazione ricevuta dai giovani durante il regime fascista e alla propaganda ideologica, martellante e onnipresente, che a quella guerra li preparò.
Gli elementi presenti nella prima sala ci permettono di ripercorrere gli anni precedenti la Seconda guerra mondiale, i momenti salienti sui vari fronti di guerra, con particolare focus sui giorni dell’Armistizio e sui protagonisti che quegli eventi contribuirono a determinare e gestire.
Un pannello illustrativo rende una chiara idea della distribuzione dei fronti di guerra dell’area Mediterranea. Alcune cornici digitali riproducono fotografie scattate sul fronte Greco-Egeo, Jugoslavo, Albanese, sul territorio nazionale e sul fronte occidentale francese.
Sul totem touch screen è possibile leggere cenni biografici di alcuni IMI, visionare documenti, sfogliare pagine di diari e lettere, accedere alla video gallery per ascoltare testimonianze degli internati.